Torna dopo qualche tempo la rubrica Lo Mammons dedicata alle mirabolanti gesta del nostro amichetto di Pisa Mezzogiorno. Di seguito il suo rapporto.
Ore 07.50, suona la sveglia subito mi
alzo perché ancora devo finire di montare la bici per la Serchio. Scendo in giardino e incomincio gli
ultimi ritocchi, guardo l'orologio sono già le 9.15 e mi fiondo in macchina,
come prima cosa chiamo Gori per dirgli che non riesco ad arrivare per le 9.30 e
che al mio arrivo avrò bisogno di un aiuto per montare ancora i freni. Arrivo in piazza a Nozzano e grazie a due ragazzi sistemo i
freni.
Ci siamo è il momento di partire tutti insieme fino a Ripafratta dove ci sarà il via. Dopo la foto di gruppo siamo pronti per partire consegnata la prima mappa la guardo con attenzione e subito capisco dove sono i checkpoints: l'unico mio vantaggio è proprio nel trovare subito i check!! Parto in mezzo al gruppo e ben presto mi ritrovo ultimo ma era prevedibile.. c’è da scaldare le gambe! Procedo con il mio passo senza strafare perché so che la gara è lunga.
Ci siamo è il momento di partire tutti insieme fino a Ripafratta dove ci sarà il via. Dopo la foto di gruppo siamo pronti per partire consegnata la prima mappa la guardo con attenzione e subito capisco dove sono i checkpoints: l'unico mio vantaggio è proprio nel trovare subito i check!! Parto in mezzo al gruppo e ben presto mi ritrovo ultimo ma era prevedibile.. c’è da scaldare le gambe! Procedo con il mio passo senza strafare perché so che la gara è lunga.
Sotto il ponte di Pontasserchio trovo una pompa da bici in terra,
la prendo e riparto. arrivo al primo check da Ivan (via del Paduletto) gli dico
che avevo 2 persone dietro di me ma lui mi dice che al check ne devono arrivare
di più, lì il primo stimolo a proseguire senza perdere tempo prezioso... Poco
dopo trovo Michele un ragazzo di Pisa che ha rotto la catena due chiacchiere con
lui, lo saluto e riparto, non passa molto e trovo altri due ragazzi, uno aveva
forato e aveva la pompa che non funzionava così mi fermo, gli do la mia pompa e
riparto certo che mi avrebbero ripresi e che quindi la pompa avrebbero potuto
ridarmela più avanti... infatti sul drittone sterrato per arrivare al
secondo check mi riprendono faccio per fermarmi ma ha riforato quindi gli
riserve la pompa. Io riparto e loro cambiano la seconda camera d’aria. Arrivo
al Ponte della Barra dove Simona e Gori mi consegnano una mappa con i 4 check
da trovare e riparto... Mega drittoni che non finiscono più, un gran via vai di
bici che sfrecciano in tutti i versi. Mi dirigo verso la Pioppeta di Gino il
Gigante e incrocio un gruppo con Fisto che mi urla delle indicazioni più degli
urli di incoraggiamento... Ritrovo lo stesso gruppo mentre mi sto dirigendo
verso il muro della chiesa di San Lorenzo a Massaciuccoli anche in questo caso
il Fisto mi da indicazioni sugli “ultimi” due check. Prima di arrivare alla
chiesa sono in ultima posizione poco davanti a me ci sono due fiorentini.. Al
check della chiesa prima di riscendere ci fermiamo a chiacchierare io ne
approfitto per mangiare una caramella alla menta loro stanno decidendo di
ritirarsi e gli do delle informazioni per raggiungere l’arrivo... Li saluto e
riparto. Quei 4 check sono stati i momenti più belli dove incrociavo gente che
non faceva altro che incoraggiarmi!!! Finalmente ritorno al check del ponte
sulla Barra, prendo la terza mappa e Gori mi chiede: che si fa? Senza
pensarci troppo gli dico: ormai?!?!!! guardo la mappa c’è da fare la
salita del Cancellino per arrivare alla Madonnina, Filettole e poi Ripafratta. Riparto, arrivo all’inizio del sentiero e inizio a farmela a piedi.
Ho una fame assurda ma non ho niente da mangiare lungo la salita mi recupera
Gori ci diamo appuntamento alla Madonnina ma in quel momento di crisi gli
comunico il papabile ritiro. Qui i primi dubbi di poter riuscire a finire il
percorso. Arriviamo al presidio pugliese di Filettole riprendo la mappa per
valutare se ritirarmi ma con Gori decidiamo di raggiungere capitan Fano a
Ripafratta tanto anche per ritirarsi ci si deve passare. Da Fano mi faccio
consegnare l'ultima mappa. Sono a circa 10 km dall'arrivo decido di stringere i
denti e finire il percorso però chiedo di liberare i check, di andare
all'arrivo e di far iniziare a mangiare. Bevo, mangio un gel, mi infilo nello
zaino la borraccia di Fano (con la bomba n.d.r.) e una bomboletta per le
forature di Gori (altra bomba sotto mentite spoglie n.d.r.)... E carichissimo
mi dirigo verso ponte San Pietro. Il gel dopo poco inizia a fare effetto le
gambe vanno e la testa c’è. Arrivo al ponte scatto una foto da inviare ai
BC/BS, che mi caricano con un super messaggio vocale!!! Arrivo al guado l’idea era
di farmi anche li una foto ma ero mèzzo (mètso bagnato n.d.r.) ed iniziava ad essere
freschino decido di non perdere tempo per evitare di arrivare a buio tanto le
prove del guado sono incofutabili! Arrivo finalmente a Nozzano so che manca
poco per Castiglioncello ma quella via della stazione non finisce più.
Finalmente arrivo davanti alla chiesa. Sono distrutto ma sono arrivato prima che facesse
buio! Mi cambio e vado a mangiare la zuppa calda del Cuoco e bere della buona
birra.
Il momento più bello di tutte le Serchio è la festa finale.
Il momento più bello di tutte le Serchio è la festa finale.
Grazie all’incitamento dei BiciclettasBlues e di tutti i
partecipanti sono riuscito a completare il percorso (!!!) e son già qui che
penso al mezzo da preparare per la prossima Serchio!
Riccardone, già Senatore a vita della Repubblica del Serchio, all'arrivo di Mammons pronunciò la frase: aoh c'hà coraggio 'sto pichello eh??!
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