GREGARI DI LUSSO



28 Febbraio 2014 - "Sono rientrato da poche ore al Campo Base. Alcune informazioni le sapete già e la cosa importante è che David e Tomek si trovano a circa 7000 metri. Hanno due giorni a disposizione di buone condizioni di vento per tentare la vetta, anche se il percorso da fare è purtroppo ancora lungo.Ieri io e David avevamo in programma di andare da C1 a C3 . La notte precedente però aveva nevicato e dunque il percorso che abbiamo fatto è stato caratterizzato dal dover nuovamente battere la traccia e per questo lavoro ci siamo dati cambi regolari. Arrivati a C2 però le condizioni erano peggiorate e via radio Tomek (l’alpinista polacco) che si trovava a C3 ci avvisò del vento impossibile e freddo che colpiva la sua tenda. Noi a C2 non avevamo nulla e ci si prospettava una notte bivacco. In quel momento presi la decisione di dire a David di salire solo 200 metri e di infilarsi nella tendina che i polacchi avevano lasciato allestita ove all’interno c’era tutto il materiale ma per una sola persona. Materassino, sacco a pelo, fornello, cibo. Dissi a David che almeno uno doveva riposare e mangiare bene. Io avrei bivaccato nella caverna di ghiaccio dove c’erano anche i due polacchi Pawel e Jacek. Non avevo nulla per bivaccare quindi ho buttato per terra il mio zaino e una borsa e mi ci sono sdraiato sopra. Jacek mi ha offerto anche il suo sacco a pelo ma era più da campeggio estivo che per una notte invernale a quelle quote. Il bivacco è stato abbastanza tosto condito anche da problemi di stomaco che mi hanno provocato vomito per ben 3 volte. Il motivo è stato molto semplice.I polacchi mi hanno gentilmente offerto te, latte e del cibo, ma il loro pentolino non lo lavano da 90 giorni ed il sapore delle bevande è un misto tra riso, formaggio salame, liofilizzati, porridge, latte ecc. C’era pure dell’odore di kerosene e ingerire quelle bevande è stato per me devastante. Stamattina mi sono dunque svegliato bello provato ma ho voluto continuare a salire come programma. David partiva già da metà strada e l’accordo era di andare a C3, prendere la nostra tenda e spostarla più in alto. David aveva la walkie talkie che ieri gli avevo dato e io avevo il telefono satellitare Thuraya. Noi due non parlavamo direttamente ma tramite Emilio che triangolava le nostre comunicazioni che avvenivano con strumenti diversi. Io sentivo le gambe un po’ molli ma sono riuscito ad arrivare alla tenda dove aveva dormito David, dopo solo 2 ore. Lui nel frattempo era quasi arrivato a C3 e ha comunicato a Emilio che avrebbe preso il campo e lo avrebbe portato più in alto installando C4. A quel punto ho capito che io sarei potuto arrivare a C3 ma non fino a Campo 4 e non volevo obbligare David ad aspettarmi. I giorni buoni per la vetta sono solo 2 e non volevo costituire la ragione di un eventuale insuccesso. Per questo dissi a David di continuare spedito a salire il più possibile e lo ha fatto con Tomek che però non teneva il suo passo e quindi David ha dovuto tracciare tutto da solo. Ovviamente mi è dispiaciuto parecchio prendere questa decisione, mi stavo anche riprendendo dopo aver mangiato e bevuto qualcosa, ma lo spirito di squadra è questo e alla prova dei fatti bisogna dimostrare di possederlo e viverlo fino in fondo. Allora ho deciso di scendere dai 6500 metri fino ai 3580 del campo base, portando giù più roba possibile. Ora non mi resta che incrociare le dita per David e Tomek. La via che porta sino in vetta è ancora maledettamente lunga e le previsioni gli concedono 48 ore di vento debole ma nubi e nevischio."

Simone




GRAZIE LO STESSO...

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