SGAMBATELLA IN BRETAGNA

E' stata un'esperienza lisergica, perché di viaggio si tratta... sia geografico che interiore.
Essendo alla mia esperienza su una così lunga distanza, non sapevo cosa di preciso mi aspettasse, o meglio quando son partito lo sapevo che avrei dormito poco, ma non così poco e lo sapevo che avrei pedalato tanto, ma non così tanto.La privazione di sonno ti fa pensare, provare a volte sognare cose e sensazioni mai passate per il tuo cervello ed il livello fisico passa indubbiamente in secondo piano, infatti le cotte sono fisiologiche ma non sono mai durature, nel giro di qualche km possono dissolversi se la testa lo vuole; come mi disse mio fratello una volta: “le gambe stanno nella testa”, il problema caso mai si verifica quando devi andare a cercare la testa...


Ho avuto almeno due momenti di crisi nera (NERA!): una nottata di pioggia e nebbia vera con temperature sotto 15 gradi avevo molto sonno, ma ho strinto i denti da li a un paio d'ore è tornata la luce. Di giorno si pedala molto meglio, ma sopratutto l'organismo sa che deve stare sveglio. L'altra “cottona” ce l'ho avuta verso i 220 km da Parigi (quel giorno ero in bc da circa 300 km) con una caviglia inchiodatissima, tutta la notte per raggiungere il traguardo e due o tre ore di sonno pronosticate, da dormire rigorosamente una per volta. Ho pensato seriamente che sarebbe stato difficile arrivare, poi la caviglia si è ripresa grazie ad un miracoloso antidolorifico/antinfiammatorio che mi è stato donato da un ragazzo ad un controllo (probabilmente era una bomba!) e tutto sommato quell'ultima notte tra me e Parigi è filata abbastanza liscia.
E' stato, ad ogni modo, un turbine di emozioni di tutti tipi possibili e immaginabili, condivise con la gente più disparata, e tutta conosciuta in strada: tra gli italiani i randagi pugliesi Carlos e Bartali, i loro consigli e le loro tattiche mi hanno permesso di gestire molto meglio il ritorno anche se sentivo che ero al limite delle forze.. poi Riccardo un fiorentino che arrivato a Brest si è accorto di aver saltato nella nebbia il precedente controllo, quindi è tornato su, giù e di nuovo su, tutto nei tempi, facendo circa 200 km in più. Quando incontri uno così 100 km “ti vengono regalati”.. Pino con cui ho pedalato poco ma in momenti determinanti, poche parole ma di senso.. e tanti tanti altri.. russi, inglesi, australiani, taiwanesi con le loro dinamo che illuminano a giorno.. in strada, giorno e notte, c'è sempre gente, proveniente da tutto il mondo, con cui pedalare e scambiare due parole o due gesti.. o semplicemente darsi due cambi..
..medaglia d'oro: alla gente sulla strada, dai nonni ai bambini, specialmente quelli dei paesini più nascosti e lontani dalle città. Ti fanno sentire al tour, ma soprattutto, ti offrono di tutto da bere, da magiare, perfino da dormire!
..medaglia d'argento: alla scapin in acciaio, molto poco in ordine che si è comportata come un panzer. Zero forature e problemi meccanci in 1230 km, comodissima!
..medaglia di bronzo: al piiiii: suono celestiale del chip che ti sussurra: "si è vero, sei arrivato anche a questo controllo"
..medaglia di legno: a tutti i partecipanti che si sono fatti un sonnellino in strada, di giorno o di notte, tra i quali speciale menzione va sicuramente ai novantamilamilionidimiliardi di orientali dalla guida indisciplinatissima, che dormono sempre, in ogni luogo - ciglio della strada con testa sulla striscia, in piedi nelle cabine telefoniche, bancomat, portici - fin dal primo giorno, a qualsiasi ora del giorno, eppure son sempre lì.
grazie e saluti a tutti quelli con cui ho pedalato e anche quelli con cui non ho pedalato..
ma soprattutto grazie di cuore a tutte le mie famiglie.. siete come vento alle spalle!
BON COURAGE!

6 commenti:

Anonimo ha detto...

tanti tanti complimenti, io son saltato dopo 400 km con la nausea e lo stomaco che non ne voleva più sapere. per me già un gran bel successo essere arrivato a SQY e aver respirato l'aria di un terzo di questo indimenticabile evento planetario.

bobore ha detto...

che impresa,davvero complimenti, 1200km in 90 ore viene difficile anche pensarlo. Ti toccherà offrire da bere alla prossima occasione per festeggiare l'impresa

GORI ha detto...

sarà un piacere..come sempre!

Unknown ha detto...

grandissimo luca! non ti preoccupare, non mi sono dimenticato il video dell'scr...solo che non lo trovo, devo cercarlo nelle varie pennette usb

Giuliano ha detto...

Ciao,
è stata veramente una randonnee eccezzionale. La differenza la fa la gente a lato strada...i bambini, le mamme, i papà, i nonni....tutti...tutti quelli che con un semplice gesto hanno resto questa manifestazione un evento!

Quella notte? Volevi dire quello spezzone di film dell'orrore...fra fulmini e pioggia pesante!

Un saluto
Giuliano
http://randonneepercaso.wordpress.com/

Salvatore Bonfiglio ha detto...

Ciao luca complimenti,alla fine non ci siamo visti in francia :P