...il trofeo va in Longobardia, ecco le parole di Severino Di Giovanni che si aggiudica La Serchio più epic di sempre (per ora).
Innanzi tutto grazie a tutti, Cuoco, Fanino, Gori, Joanfran: vi voglio bene!
Ma andiamo con ordine, la mia prima Serchio 4 anni fa la
feci in fissa e con le scarpe da strada, bello ma non bellissimo.
L'anno dopo mi feci prestare un bici da cx ma la usai con copertoni strada, meglio ma non meglissimo.
Poi ho capito che forse era il caso di prepararsi ammodino e così ho fatto.
In settimana ho guardato scrupolosamente il meteo, ho lavato la bici (si Capiero
per i miei bassi standard igienici ieri la bici alla partenza era
pulitissima) ho oliato la catena e comprato dei copertoncini nuovi
bitwin da 12 euri che sono una bomba.
Scendiamo sabato a Lucca con mAs, Ila, Cimetta
e Daniela. Sabato il sole splende, il cielo è azzurro e la temperatura
tutto sommato mite, penso: "che stronzo che sono, ho portato solo lungo!"
Domenica ci svegliamo e nonostante le previsioni avverse il meteo
sembra tenere, mAs decide comunque di starsene a letto mentre io e cima
andiamo baldanzosi alla partenza. Prima di partire sono baci e abbracci
con tutti, molti sono rimasti a casa ma siamo comunque un 35/40 a
prendere il via. Com'è come non è 5 minuti prima di partire comincia a
nevicare, la prima parte è scorrevole nonostante la neve per terra, si
crea subito un gruppettino di testa di 8/9 persone, dato il meteo
nessuno prova allunghi e procediamo compatti, il buon Cigolio è quello che più di tutti segue la strada, Guido che
secondo i bookmakers è dato come favorito rimane nascosto. Smette di
nevicare e comincia a piovere, chiuso il primo manifest si torna alla
partenza e se ne prende un secondo, siamo tutti lavati ma nessuno
molla.La seconda parte del percorso è più ostica, prendiamo una
salitina e tengo duro per restare davanti ma tanto ci ricompattiamo
tutti al seguente check, parte poi una parte di single track molto
tecnica, cima si schianta nell'erba con eleganza, bestemmio, qualcuno
prova ad andar via, io non so guidare la bici e rimango un po' al
gancio, bestemmio, ci perdiamo, bestemmio, camminiamo su un sentiero
impervio, cerco di suicidarmi buttandomi in un fosso, bestemmio,
arriviamo nuovamente compatti al check. Qui Gori ci dice di prendere la
discesa degli ulivi con calma che è messa male, rimango indietro perchè
non so guidare la bici, bestemmio, trovo guido che ha bucato (e un po' mi
sfrego le mani )
e penso che se bucassi piangerei, intanto il gruppetto mi ha allungato
ma so che c'è tutta una parte nella piana di massacciuccoli in cui posso
rientrare e così è. Da qui all'arrivo procediamo un po' a fisarmonica,
io cerco sempre di stare davanti sperando che si sgrani il gruppo ma tra
check e guardar la mappa ci si ricompatta sempre. Nel finale ci fanno
saltare l'ultima parte di single track e ci spariamo 5 km su strada,
l'andatura fatta da un ragazzo di firenze (Igor - n.d.r.) è alta, stare in scia è una
merda, fa freddo e sono bagnato come un pulcino bagnato ma arriviamo
compatti. Nel finale c'è una curva a 90° a destra e poi circa 500m di
rettilineo spezzato da un ponticello, dei ragazzi tengono la strada
chiusa così brucio lo stop e esco di curva davanti, provo la fagianata
ma sento che qualcuno rimane a ruota (Igor n.d.r.) mi passa ma
non mi stacca riscatto e lo passo e a quel punto è gloria eterna!
...state sintonizzati, arrivano foto e quant'altro.. baci!
...state sintonizzati, arrivano foto e quant'altro.. baci!
1 commento:
commplimenti andavi come le sassate starvi dietro è stata dura veramente, sopratutto le condizioni meteo (le peggiori che io abbia mai affrontato).. ci si riproverà il prox anno ;)
Posta un commento