LU/FI: il resoconto

L'appuntamento era fissato per le 9:00, ma si sa... quando si ha a che fare con i treni ma sopratutto con gli amanti del bicchiere non si hanno certezze. Così quando arrivo alla stazione trovo solo Fano. I più puntuali sono i versiliesi Carlo e il Moicano, poi con il treno da Firenze arriva Righetto assieme a due "fiorentini" Riccardo e Alessio (le virgolette sono dovute al fatto che uno è peruviano l'altro - newentry assoluta - è di Sarzana e per la mia gioia è brainless ovvero senza freni, senza gabbiette e se non rimedia presto sarà anche senza denti), la compagnia appena arrivata si completa con due piloti dell'aeronautica militare romagnola: il buon Alan e il fido compare Cristian meglio conosciuto con il nome di mangiabarrette  (e questa volta abbiamo le prove). A questo punto devono giungere solo i "pisani" ed anche in questo caso le virgolette sono necessarie in quanto il terzetto prevede la presenza del canottiere da Varese, di Giuseppe da Palemmo e di nostro fratello JanFrancesco nativo di quell'isola meravigliosa che è la Sardegna, nonchè con due ore si sonno all'attivo, causa del ritardo. Il terzetto ci comunica un titanico ritardo, così decidiamo di andargli incontro verso Pisa (direzione opposta). Fortunatamente poco fuori Lucca ci ricongiungiamo con i ritardatari. Adesso, con solo un'ora di ritardo sulla tabella di marcia, possiamo partire.. imbocchiamo la pesciatina e poco prima di arrivare a Pescia i due versiliesi lasciano il gruppo per impegni familiari, girano la bc ed improvvisano una crono verso Viareggio, giungeranno  poi notizie di freni rotti sul monte Quiesa in discesa!
Il resto della comitiva invece procede ad andatura ora cicloturistica, ora un po più spedita, verso Est, fino al triangolo delle Bermuda della Toscana settentrionale (almeno per me) ovvero quella zona dove ci sono più serre che case poco prima di arrivare a Montecatini, se ci capitate siete finiti! Con spirito alleycattesco, chiedendo indicazioni al volo a chicchesia, ritroviamo il bandolo della matassa e passando per Chiesina Uzzanese arriviamo a Montecatini... Qui, molto sportivamente, alla ripartenza dopo una piccola pausa per ricompattare il plotone, comunico che il g.p.m. Serravalle è poco distante e parto in fuga.. mentre Jan mi fa: vài vài che ti fàccio il bùco... così parto a tuttabirra incontrando per strada Mauro (avrei preferito che mi tirasse un po e invece sportivamente - lui sì - si fa sfilare aspettando gli altri). Ecco la salita, non che sia impossibile ma due anni fa con lo stesso rapporto l'avevo trovata meno in salita, è lunga circa un km e mezzo e quando manca quel mezzo passa una macchia nera a doppia velocità, e poi il mio capitano Fano, allora capisco chi era quella macchia nera. Alan vince "il pranzo a scrocco" per essere passato primo sul g.p.m., secondo Fano che mal digerisce essere secondo ad Alan un'altra volta e presto passerà al doping, mentre la mia fuga mi frutta il terzo posto mi guadagno così il panfortino che Mauro ha messo in palio per i primi tre. Aspettiamo l'arrivo di tutti e mangiamo qualcosina, ma non troppo, perché vogliamo arrivare a Firenze con una fame spropositata al fine di distruggere e dare alle fiamme il baracchino del lampredottaio. Da qui fino al drittone di Quarrata fa strada Mauro che da randonneur consumato ci fa percorrere delle straducole zero trafficate che attraversano una bellissima campagna, tanto bella che JanFrancesco e Righe, si rilassano, si toccano e il primo finisce a terra niente di grave, ma l'EOS5 è in prognosi riservata. Curioso che in mezzo a tutte quelle fisse, alcuni senza freni, uno anche senza gabbiette, siano proprio le uniche due bdc del gruppo ad essere protagoniste dell'avvenuto. Passato Poggio a Caiano salutiamo Maurando e raggiungiamo Firenze in piccoli gruppetti perché ognuno sente la fatica in modo diverso.. Dopo un breve tratto di Lungarno arriviamo finalmente al baracchino, in pieno centro accanto alla casa di Dante Alighieri (scusa eh?!). Alla signorina che è al banco ordiniamo in via preventiva 20 panini e un fiasco di rosso, c'è chi farà il tris! E' tempo di saluti e di raggiungere la stazione  per tornare a casa... sinceramente non so i km totali, medie, etc.. ma so che ci siamo mangiati 82 euro di lampredotto e questo basta per fare contenti i biciclettasbluesbrothers! 

...alla prossima avventura ciclogastronomica.. ci era giunto all'orecchio qualcuno che parlava di panini alle acciughe in quel di Las Pezia.. vedremo di organizzarci!
grazie ancora a tutti quelli che hanno pedalato con noi:

Carlo (Viareggio) bdc
Moicano (Massarosa) 51/17
Alan (Ravenna) 50/16
Cristian (Faenza) 50/17
Righe (Plato) bdc
Riccardo (Lima/Firenze) 50/16
Alessio (Sarzana/Firenze) 47/16
Canottiere (Varese/Pisa) 51/16
Giuseppe (Palemmo/Pisa) 52/18
JanFrancesco (Sardinia/Pisa) bdc
Fano (Lucca) 46/14
Gori (Lucca) 47/15

QUI trovate delle foto scattate a cazzo...

3 commenti:

Yosef ha detto...

bel resoconto...come sempre

C. ha detto...

Coraggio e sempre avanti.
Alla prossima e un saluto a tutti!

righe ha detto...

È sempre un piacere pedalare (e mangiare) con voi!