SERCHIO COUNTRY RACE III



DOMENICA 8 DICEMBRE 2013

RITROVO ore: 10.01
NOZZANO CASTELLO (LUCCA)

PARTENZA ore: 11.11

La partecipazione è consentita con ogni tipo di bicicletta
Il Casco è obbligatorio!
la partecipazione è limitata ai maggiorenni

Necessario:
attrezzi per riparazione in strada 
Luci
Vestiti di ricambio
MONETA DA 1€

OGNUNO E' RESPONSABILE PER SE STESSO!

Iscrizione: offerta libera

Il percorso si suddivide in tratte e checkpoint da percorrere in ordine.
All'inizio di ogni tratta vi verrà consegnato una mappa o un garibaldi relativi alla tratta che starete per affrontare. La lunghezza totale è di circa 45 km, quasi completamente pianeggianti con qualche strappetto e arrivo in salita, si suddivide in circa 80% sterrato e 20% asfalto e pavè. Lo sterrato prevede prevalentemente tratti veloci di strada bianca e ciclabile con fondo compatto, ma anche settori con fondi pesanti e con caratteristiche diverse tra loro. Le condizioni del percorso dipenderanno ovviamente dal meteo di questi giorni!  

La SERCHIO COUNTRY RACE è una leale sfida tra amici volta a completare nel minor tempo possibile il percorso indicato dagli organizzatori e dai volontari disseminati sul tracciato. Queste persone non sono in alcun modo responsabili per chi pedala ma ognuno è responsabile per se stesso.
Il percorso si snoda in parte su strade aperte al traffico siate prudenti in particolar modo quando vi immettete in una di queste dopo un tratto ciclabile. Rispettate il codice della strada e usate la testa! la manifestazione si svolgerà con qualsiasi condizione meteorologica, in caso di meteo avverso siate doppiamente prudenti. 

...forse sarà pubblicato il percorso qualche giorno prima o forse no

all'arrivo si beve un the caldo con una fetta di buccellato e dopo aver festeggiato la maglia nera con gli stessi onori che spettano al primo mettiamo le gambe sotto al tavolo e ci mangiamo la zuppa fatta dal cuoco.. primadopodurante premiazione in alimenti autoprodotti

OT

27/11
edit:
nella vetrina mediatica le notizie durano pochi giorni ed anche all'alluvione in  Sardegna è toccata la stessa sorte. Chiaramente i problemi non sono finiti. Chi vorrà potrà prendere contatto con le associazioni attive sul territorio per rendersi disponibile ad aiutare sul campo oppure inviare un aiuto economico.
nella pagina di sardegna.blogosfere.it trovate tutti i link per dare una mano.

 

L’hat bidu in su sonnu, pioende
pioende, pioende, pioende
in intro che in fora pioende,
pioende, pioende, pioende.

L’hat bidu in su sonnu su muru
crebadu cun s’abba falende,
sos lampos lantzadas lampende
sas nues pioende, pioende.

S’ischidat iffusta, tremende,
chirchende sa lughe in s’iscuru
e bidet sa lugh' 'e su muru
crebadu cun s’abba falende.

Su chelu est pioende, pioende,
sos lampos dan lughe a su logu
rendende su logu unu lagu
de prantu su chelu implorende.

Sas boghes intendet sa notte
de mamas e fizos pianghende,
rispondet tronende sa notte,
su chelu est pioende, pioende.

Alluvione, Predu Mura.



Per la prima volta questo blog sceglie di non parlare di biciclette, di escursionismo e di tutti i suoi soliti temi per commentare l'attualità.
Tante volte, purtroppo, dal 2008 a oggi ho assistito all'abbattersi di disastri naturali ma mai mi sono fermato a commentarli. Ho sempre preferito esprimere privatamente la mia solidarietà a chi era stato colpito, lasciando a questo spazio un velo di ironia e giocosità.

Oggi no.
Oggi non ho nessuno a cui esprimere la mia solidarietà se non il mio vicino di casa o il mio popolo.
Oggi non scriverò di ciclismo, scriverò di rabbia, scriverò con rabbia.

Rabbia perché sento parole come fatalità, evento straordinario, evento che nessuno poteva prevedere.
Rabbia perché coloro che le pronunciano sono gli stessi che parlano di campi da golf, di fare ripartire l'economia con l'edilizia, di valorizzare il territorio.
Rabbia perché costoro sono gli stessi che maneggiano i soldi e giocano con il lavoro delle persone per i loro interessi.

Dietro questo lessico si nascondono consumo del territorio, degrado ambientale e distruzione culturale.
Si nasconde abusivismo edilizio, spopolamento e abbandono delle terre.
Si nascondono famiglie che non arrivano alla fine del mese, lavoratori stagionali precari con turni di dodici ore, lavoratori costretti a vendere il proprio lavoro a prezzi irrisori.

Ma il territorio ha un valore, non ha bisogno di cemento per acquistarlo.
Il territorio deve essere popolato perché deve essere controllato e manutenuto.
Il lavoro deve essere pagato perché le persone possano vivere ed essere autosufficienti e godere della propria terra.

Un popolo che accetta troppi compromessi è alla mercé dei potenti e della natura, sarà difficile asciugare velocemente le lacrime miste a fango ma è il momento di rimboccarsi le maniche e rialzarsi, è il momento di riconoscere i propri errori e far valere i propri diritti.

THE BOAT ON THE SERCHIO

http://www.flickr.com/photos/97353877@N04/10171309876/sizes/m/in/photostream/

Il Serchio tortuoso sfociando in mezzo alle barriere
di marmo già spaccate a Ripafratta guida
nel terribile abisso le onde che muoiono
di quella morte che amano gli amanti, vivendo
in ciò che sempre cercavano.


Percy Bysse Shelley